Grazie all’epoca della digitalizzazione, il trading si è spostato online, e sempre più persone stanno scegliendo di provarlo. La compravendita di strumenti finanziari, però, può rivelarsi complessa, e per questo motivo bisogna anzitutto avere un’idea chiara di ciò che si intende fare, per evitare brutte sorprese. In questo articolo si troveranno quindi i migliori strumenti finanziari da provare in Italia per il 2022.
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Cosa sono gli strumenti finanziari?
Secondo la legge italiana, si parla di strumenti finanziari quando ci si riferisce a dei prodotti finanziari, ovvero investimenti finanziari fatti per avere un ritorno economico. Di fatto, quindi, gli strumenti finanziari, oggetto del trading – ovvero la compravendita – online, non sono soltanto azioni e obbligazioni. Ormai, infatti, sul mercato esiste una grande quantità di opportunità di diverso genere, che tra l’altro è possibile anche combinare. Questo, però, non vuol dire che tutti siano presenti sul mercato italiano, ed è per questo motivo che è necessario sapere quali siano utilizzabili in questo ambito e come.
La lista degli strumenti finanziari contemplati dalla legge italiana
Secondo la legge italiana, nello specifico il D.Lgs. 24 febbraio 1998, ci si riferisce agli strumenti finanziari quando si parla di:
- azioni e obbligazioni
- titoli di stato
- titoli di debito negoziabili
- fondi comuni di investimento
- contratti future, swap, d’opzione e a termine
- eventuali combinazioni dei contratti di cui sopra
A differenza di quanto pensano alcuni, i mezzi di pagamento come conti correnti, carte di credito, contanti ed assegni non possono sicuramente essere considerati degli strumenti finanziari.
Più nello specifico, gli strumenti finanziari disponibili per essere negoziati online sono di vario genere. Se le azioni sono gli strumenti finanziari per eccellenza, ovvero quelli più conosciuti e – forse – più utilizzati (quantomeno dai nuovi nel mondo della finanza), le obbligazioni possono essere di vario genere. Esistono infatti obbligazioni di tipo aziendale, chiamate anche corporate, così come titoli di Stato e di enti sovranazionali (un esempio? i titoli della Banca Europea degli Investimenti). Ma non solo.
Gli strumenti finanziari derivati: quali sono le sottocategorie
Gli strumenti finanziari derivati non hanno un proprio valore, ma lo derivano da altri prodotti finanziari o beni reali il cui prezzo può variare. Proprio per questo sono derivati, in quanto sono sottostanti queste variazioni. Ce ne sono di diversi tipi:
- future, ovvero quei contratti a termine in cui le parti scambiano una certa attività (ovvero un prodotto derivato) a un prezzo prefissato con liquidazione posposta ad una data futura – da qui il nome future. Ci sono tre fini per il trading di questi strumenti: copertura, speculazione e arbitraggio.
- opzioni, ovvero strumenti che permettono al compratore di acquistare o vendere un’attività finanziaria entro una certa data e con un prezzo prefissato.
- contratti differenziali o CFD, ovvero in cui l’acquirente, che paga un tasso di interesse, riceve il rendimento di un’attività finanziaria sottostante.
- opzioni binarie, in cui il trader fa una previsione sul rendimento di un’azienda all’interno di un periodo di tempo limitato, come se fosse quasi una scommessa.
- covered warrant, ovvero l’acquisto o la vendita di un’attività finanziaria ad un prezzo ed entro una data, e che non include solo azioni ma anche obbligazioni, indici azionari o obbligazionari o panieri di titoli, valute o tassi di interesse.
- certificates, cioè gli investimenti su diverse opzioni europee di diverso genere, singole o in panieri (azione, indice, quote di fondi comuni d’investimento, futures su materie prime, tasso di cambio).
Gli altri strumenti finanziari del 2022 in Italia
Tra gli altri strumenti finanziari che si possono scegliere quest’anno in Italia ci sono anche i cosiddetti ETF, ETC, ETN e i tassi di cambio (Forex). Gli ETF sono Exchange Traded Fund, ovvero delle quote di fondi quotate. Gli ETC sono Exchange Traded Commodity, mentre gli ETN Exchange Traded Note. Infine, i tassi di cambio, ovvero le negoziazioni attraverso il Forex sulla base del cambio tra diverse monete. Quest’ultimo tipo di strumento finanziario è considerato molto volatile e rischioso, e quindi per dei trader più esperti.