Argomenti dell'articolo
Cos’è un data center
Come aprire un data center
La privacy legata ai dati personali ha da sempre interessato i tribunali e in generale, la legge.
Mantenere riservate le informazioni che riguardano i cittadini, è fondamentale per regolare le relazioni tra le persone e le imprese.
Il data center in tal caso risulta davvero un’alternativa valida, in quanto è un vero e proprio archivio sicuro e protetto: ciò permette di archiviare i dati eludendo i rischi di violazione senza essere disturbati da hacker et similia.
Tale attività risulta, soprattutto in questo periodo, particolarmente remunerata, poichè le aziende che lavorano sul web in vari settori, raccolgono e conservano i dati dei clienti o anche degli utenti.
Anche se effettivamente i ricavi legati a questa attività sono particolarmente alti, anche i costi non scherzano: difatti per lavorare al meglio c’è la necessità di possedere apparati per accogliere molte informazioni e soprattutto per tenerle al sicuro, ma al contempo rendere reperibili i dati stessi al cliente.
Ovviamente chi intraprende tale attività deve avere abilità sia nel campo tecnico e informatico, sia nel campo commerciale, sebbene sia consigliabile farsi aiutare da un commercialista per sbrigare pratiche burocratiche e non.
Un data center è utile quindi, per archiviare i dati, senza alcun rischio ma è comunque un investimento molto importante.
Infatti prima di aprire un data center va ponderato al meglio il tutto in modo da non cadere in errori di valutazione che possono essere dannosi sia per chi vuole intraprendere l’attività, sia per il cliente o l’utente.
Il capitale per aprire un data center
Costi e alternative per avviare al meglio l’attività
Chi è intenzionato ad aprire un data center, è consapevole che dovrà investire molti soldi nelle apparecchiature da comprare al fine di gestire al meglio i dati con sicurezza.
E’ ovvio che oltre alle apparecchiature ci siano altre spese che devono essere affrontate, ma è pur vero che quella che risulta essere più dispendiosa sia in termini puramente economici, sia per la scelta del materiale che deve essere di prim’ordine, risulta l’acquisto delle attrezzature tecniche.
Per quanto riguarda l’attrezzatura da acquistare c’è sicuramente l’armadio rack climatizzato, assieme ad altre apparecchiature complementari.
Nell’armadio rack climatizzato, la disposizione dei rack è disposta per file che alternano corridoi caldi a corridoi freddi.
La loro disposizione fa sì che le loro parti frontali si fronteggino l’una con l’altra attraverso il corridoio freddo.
Sempre dal corridoio freddo avviene il prelievo dell’aria per il raffreddamento, mentre l’aria gettata via dalla parte posteriore arriva nel corridoio caldo, dal quale viene presa per essere convogliata alle unità di climatizzazione.
Oltre al capitale per le apparecchiature e i server, ovviamente servono soldi anche per i locali da prendere in affitto o acquistare, per iniziare l’attività.
Nel caso in cui non si possedere un capitale del genere, si può ricorrere a dei prestiti, sebbene sia giusto valutare quale sia il più adatto alle proprie esigenze oppure aprire una società con altri soci per dividere spese e guadagni.
La burocrazia legata all’apertura dei data center
Tutto ciò che c’è da sapere
Burocraticamente parlando per aprire un data center bisogna avere una partita Iva presso l’ Agenzia delle Entrate; successivamente bisogna effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio e infine inviare la Dichiarazione di Inizio Attività al Comune.
Si deve anche attendere l’ispezione dei Vigili del Fuoco per verificare il rispetto delle norme antincendio.
Il locale ovviamente deve avere una certa quadratura per poter accogliere le apparecchiature.
Si devono pure aprire posizioni Inps e Inail per tutti coloro che lavorano all’interno all’attività.
Aprire un data center: rapporti con i clienti
Come gestirli al meglio senza incorrere in errori grossolani
Per acquisire i clienti, è giusto mettere le cose in chiaro sin da subito con chi dovrà essere il vostro utente.
Anzitutto va mostrata loro l’autorizzazione al trattamento dei dati sensibili che devono firmare, poichè i dati devono essere trattati in sicurezza e con la giusta privacy senza ledere nessuno.
Gli utenti per compilare i moduli con i propri dati potranno fare tranquillamente riferimento alle normative in materia di riservatezza delle informazioni che spiegano le modalità più idonee per trattare i dati e le informazioni stesse e che ragguagliano quali siano i metodi di relazione con le parti interessate.
Ciò è alla base della relazione lavorativa tra funzionario del data center e futuro cliente che dovrà, insieme ai suoi dati, essere tutelato nella maniera migliore possibile.
Altra cosa fondamentale è la chiarezza e l’onestà dei contratti da stipulare con i clienti.
Occorrono mandati compilati e firmati per acquisire dati e usarli assieme con le aziende parti dell’accordo stando ovviamente molto cauti a seguire meticolosamente la legge e tutto ciò che in precedenza è stato concordato con clienti e utenti che hanno fornito i propri dati sensibili.
Tutti i i servizi offerti devono essere conformi alle leggi e alle normative vigenti per garantire sicurezza e privacy agli utenti.